La mia brava mogliettina

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  1. iGod
     
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    Torni a casa dal lavoro. La tua giornata è finalmente finita e non aspetti altro che farti una bella doccia e goderti il meritato riposo.
    La cena era già sul tavolo; La mia mogliettina non mi faceva mai mancare niente, se non ahimè trascurare la vita sessuale. Donna molto fredda. Così gelida che quando ci provavo, improvvisamente il letto diventava un freezer.
    Non potevo lamentarmi di lei, era la classica brava moglie, tutta casa e doveri. Mi piaceva stare con lei, badava a tutto! Ma a letto era davvero una vera frana.
    Rientrando non la vidi in cucina, provai a chiamarla. “Morgana!!!Morgana!!”
    Non rispose. “Sarà uscita” mi dissi.
    La tavola era apparecchiata, non potevo far altro che sedermi e consumare la cena.
    Cominciai a mangiare, quando all’improvviso sentii delle mani che mi accarezzavano le cosce!
    D’istinto allontanai la sedia … ed incredulo la vidi lì sotto il tavolo! Non avevo mai visto quel sorriso malizioso e al tempo stesso eccitante.
    Riavvicinai così la sedia al tavolo e ripresi a mangiare. Mentre quelle mani continuavano a strusciarsi su di me!
    Non mi mossi; Volevo proprio scoprire cosa aveva in serbo per me; cosa sarebbe successo?
    La zip scese velocemente ed allo stesso modo il bottone uscì dall’asola.
    Una mano mi carpì il membro orami eccitato ed la sua lingua cominciò ad accarezzarmi maliziosamente il glande.
    Non avevo mai cenato così!
    La sua lingua cominciò a scendere e le sue labbra carnose accarezzavano tutto il mio essere fin giù ai testicoli.
    Il suo delicato mordicchiare e le sue labbra mi facevano impazzire.
    Non le permisi di andare oltre, l’eccitazione mi stava mangiando vivo. Spostai velocemente la sedia e la tirai fuori da sotto al tavolo.
    Cose mai viste prima d’ora … la mia mogliettina tutta casa e doveri si era all’improvviso trasformata in una persona diversa, una vera pantera.
    I suoi lunghi capelli, neri come la pece, scendevano fluenti sulle sue spalle e si intrecciavano tra le sottili spalline del reggiseno ricamato nero che sostenevano il suo abbondante seno.
    Un seno da mozzare il fiato, da far perdere la testa.
    Non potei allora fare altro che avventarmi sui suoi capezzoli turgidi e titillarli con la lingua;
    Ogni tanto li mordevo, sapevo che gli piaceva, la sentivo mugolare come una gatta.
    Leccandola scesi per tutto il corpo arrivando alla tanto agognata meta.
    Le spostai il perizoma e cominciai a leccarle avidamente il clitoride - succhiandolo di tanto in tanto, godeva!
    La sbattei sul tavolo, le apri le labbra e cominciai ad assaggiare quel succoso frutto.
    Non ebbi più freno!
    Le succhiavo dolcemente il clitoride e le leccavo grandi labbra.
    Il suo dolce succo cominciò a bagnarmi la lingua, mi piaceva il suo sapore e così mi spinsi oltre, infilandola sempre più nella sua vulva ormai peccaminosamente madida.
    Godeva, era mia!!
    Mi spostò la testa salendomi in braccio. “Prendimi!!” mi disse
    La penetrai come mai era accaduto prima.
    Il suo corpo mi ingoiò.
    Era piacevole essere lì dentro, sembrava di stare in paradiso.

    Cominciai a spingere sempre più velocemente, accarezzandole adagio con un dito il clitoride sino a farla venire nuovamente. Ero veramente soddisfatto per averla fatto godere due volte e quella soddisfazione mi mandava veramente in estasi. Ero così preso da quell’insolito suo porsi che nemmeno mi accorsi di venir dentro di lei … era davvero per me un’altro mondo.
    Che brava che era la mia mogliettina, ora sì che lo era davvero in tutto!
     
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