l'Elogio del Culo e Tinto Brass

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. holy-one
     
    .

    User deleted


    image

    Questioni di punto di vista. Per molti gli occhi sono specchio dell'anima. Per alcuni, in pochi lo dicono ed alcuni lo pensano, a riflettere la nostra indole è il culo. Così sicuramente la pensa Tinto Brass. Il grande maestro del cinema erotico ha sempre omaggiato ed esaltato nei sui film i segreti della parte più "anarchica" del corpo umano, ovviamente quella femminile. E questa personalissima "battaglia" per la nobilitazione del sedere prosegue oggi con la pubblicazione di un trattatello, pubblicato con coraggio da Tullio Pironti, "L'Elogio del culo".
    E ci vogliano scusare i lettori se si usa questa licenza poetica, solo apparentemente volgare. Ma qui non si parla di natica, di gluteo, sedere o fondoschiena. Qui si parla di culo. E non è solo una questione semantico-linguistica, è una questione di contenuti. Questo ironico e pungente pamphlet è infatti un inno alla bellezza, più che al cattivo gusto. Una bella forma, armoniosa e perfetta, non può in alcun modo mettere in crisi le coscienze o scandalizzare i salotti borghesi.
    Tinto Brass si affida ad un dialogo di tipo socratico per avvalorare la sua tesi e cioè che "il culo è lo specchio dell'anima". Per giungere a queste conclusioni, essendo il tema ostico e scabroso, l'autore fa ricorso anche a citazioni colte: D'Annunzio, Baudelaire, Giorgione, Tiziano, Courbet, per dirne solo alcuni. Tutti autori che già nel passato hanno notato questa "attrazione fatale". Ci permettiamo di arricchire l'argomentazione, a favore degli scettici, anche con i padri della cultura, i Greci, che coniarono addirittura il neologismo kallypigos (dalle belle natiche) per descrivere la bellezza di una Venere voltata di spalle.
    L'elogio, dopo una prima parte dialogata volta a "far piazza pulita di obsoleti pregiudizi moralistici", si trasforma poi in decalogo, analizzando il sedere da dieci punti di vista: anatomico, poetico, politico, metaforico… diventa quindi un "deculogo" (neologismo Brassiano). Un libretto ironico e affascinante, leggero ed eccitante, in cui Tinto trasmette la propia visione positiva e solare della vita, con il coraggio di dire quello che la maggior parte degli uomini (ci si mette la mano sul fuoco) pensano soltanto.
    Il libricino si conclude con una galleria delle foto di scena delle sue più famose attrici, che, con le loro grazie "hanno sostenuto - dice Brass- il peso principale del mio progetto estetico".
    Ovviamente anche la presentazione del libro, venerdì alla Feltrinelli, è stata piuttosto sui generis. Animata dalla presenza dell'autore, accompagnato da due splendide attrici, di Gigi Proietti e di Tommaso Bianco. Esilarante l'intervento del comico napoletano che ha letto e spiegato brani del libro, intervallandoli con poesie oscene partenopee. Pubblico e giornalisti divertiti fino alle lacrime. Ma chi si è divertito di più, c'è da scommeterci, visto l'argomento della giornata, è stato sicuramente Tinto Brass.
     
    .
  2. mad-one
     
    .

    User deleted


    image

    Un frate m'ha dito
    ch'ha un gusto infinito
    redur una donna
    a creder che l'culo
    no xè per cagar
    ma ch'el sia una cosa
    divina e preziosa
    per far dei beati
    acciò l'adulterio
    se possa schivar

    (anonimo frate del 1400)

     
    .
1 replies since 31/1/2011, 14:09   606 views
  Share  
.