Playboy diventa una serie tv

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  1. Milosh Keat
     
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    «Erano gli anni 60 e le uniche donne al mondo che potevano fare quel che volevano erano loro: le conigliette». Con questa battuta si è conclusa lunedì scorso la puntata pilota di The Playboy Club, la nuova serie della NBC che a partire da questa settimana racconterà agli americani la storia del primo club per soli uomini di Chicago, aperto nel 1965 dall’editore di Playboy Hugh Hefner.

    Ambientata nello stesso periodo della serie cult sui pubblicitari newyorkesi Mad Men, giunta ormai al traguardo della quinta edizione, The Playboy Club non è l’unica fiction Usa a guardare con nostalgia ai ruggenti anni 60: celebrati dal piccolo schermo come un’epoca di libertà sessuale, di alti ideali politici e di incontestabile glamour, i 60 hanno lanciato una retro-mania che in Italia ha già fiutato la Fox, lanciando il canale vintage “Retro”. Dopo la parentesi seria di The Kennedys, miniserie sulla storia del presidente John Kennedy a partire dalla sconfitta di Nixon alle presidenziali del 1960, è andata in onda ieri sulla ABC la prima puntata della fiction Pan Am, ambientata nel mondo delle hostess della celebre compagnia aerea aperta negli anni 30 e fallita nel 91. Meno cupa di Mad Men, prodotta dalla ex assistente di volo Nancy Ganis e ribattezzata Sex & The Cockpit (Sesso & Cabina), Pan Am riporta in vita «il mondo elettrizzante e avventuroso delle hostess – ha detto la protagonista Christina Ricci – che negli anni ’60 godevano di libertà impensabili per le altre donne».




    La moda vintage in tv ha sollevato tuttavia numerose critiche, soprattutto da parte del pubblico femminile, che dopo aver decretato il flop del pilot di The Playboy Club, aspetta Pan Am sul piede di guerra: «Le hostess degli anni 60 – scrive il New York Times – rappresentano la fine del movimento di emancipazione femminile». Cauta la Ricci, che sulla serie punta il rilancio della propria carriera: «Le hostess dovevano seguire regole spesso umilianti – ha detto – ma in cambio erano economicamente indipendenti. E potevano viaggiare ovunque volessero».

     
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0 replies since 5/10/2011, 19:10   41 views
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