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Call of Duty: Black Ops era un successo annunciato. Del resto il predecessore, Modern Warfare 2, aveva stabilito il record di incassi per il primo giorno di messa in vendita, e ora il primato è stato abbattuto dall'ultimo capitolo della serie, Black Ops, appunto: con 5,6 milioni di copie vendute nelle prime 24 ore dalla sua uscita fa mettere in saccoccia ad Activision ben 360 milioni di dollari dai soli Stati Uniti e gran Bretagna. Per arrivare a cifre così assurde il dispiegamento di forze è stato senza precedenti, con 12.000 aperture straordinarie notturne degli store in tutto il mondo.
Il nuovo nato in casa Activision insomma piace di sicuro a molti, ma non a tutti: da Cuba un sito governativo esprime il disappunto di tutta l'isola sui suoi contenuti.
Uno dei passaggi del gioco prevede come scenario di guerra le strade de L'Avana dei tempi della guerra fredda, e precisamente un inseguimento a suon di proiettili fra le truppe protagoniste e le milizie di Fidel Castro con lo scopo di catturare il Líder Máximo. Un realismo che non è piaciuto a Cuba, tanto che su www.cubadebate.cu si legge: “Ciò che il governo degli Stati Uniti non è riuscito a fare in più di 50 anni, adesso prova a farlo per vie virtuali”. Di qui in poi, le critiche mosse a Black Ops dal sito sono le solite riferite ai videogame violenti: il gioco stimolerebbe comportamenti sociopatici incoraggiando al delitto, eccetera. Niente che non si sia già sentito.
Periodicamente fette più o meno consistenti della società si scandalizzano per quanto vedono su console e PC, dimenticandosi che in televisione e al cinema accade di peggio. Uno degli ultimi esempi riguardava un altro big seller del mondo dei wargame, Medal of Honor, che aveva provocato le ire di mezzo mondo, Italia inclusa, e nientemeno che del Ministro della Difesa britannico. Il putiferio aveva portato gli sviluppatori a correggere il tiro e rimuovere dal gioco i riferimenti considerati inappropriati. Tornando a Modern Warfare 2, poi, la cronaca ricorda quella sequenza che prevedeva l'uccisione di civili per il completamento di una missione: pioggia di critiche inevitabile.
Nel caso di Black Ops, alla predisposizione allo scandalo dei media si sono aggiunte le pluridecennali tensioni tra Stati Uniti e Cuba: non poteva che nascerne l'ennesima polemica, anche se questa volta sembra sia limitata all'asse USA-L'Avana..