Max Payne 3

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  1. Daichi93
     
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    Londra - Ci sono personaggi ai quali bastano due fugaci apparizioni per rimanere impressi nella memoria per sempre. Non sono bastati otto anni di assenza dalle scene o un film discutibile per smorzare l'affetto e l'amore dei fan, ancora legati alle gesta dello sfortunato poliziotto newyorkese. Non è dunque complicato capire come mai Rockstar abbia tanto a cuore il destino di Max Payne, tanto da aspettare ben otto anni prima di dare la luce al terzo capitolo della serie. Un capitolo ambizioso, il primo che la casa della stella porta avanti direttamente dopo la scissione con Remedy, gli autori originali. Un gioco che si pone l'obiettivo di rispettare le radici della serie, tornando ad essere il più spettacolare action-shooter sul mercato, con l’aggiunta del classico tocco Rockstar, attraverso una cura nei dettagli maniacale, un'ambientazione che diventa protagonista delle vicende alla pari dei vari personaggi ed un solido comparto multigiocatore, che possa raccogliere i frutti di GTA IV e di Red Dead Redemption consacrando finalmente lo sviluppatore tra i migliori team in questo ambito.
    Dopo tanti rumor e qualche immagine rubata siamo dunque volati a Londra negli uffici di Rockstar per vedere in anteprima Max Payne 3 e scoprire come se la passa il buon vecchio Max.

    Otto lunghi anni
    Come sempre accade durante le prime presentazioni dei prodotti Rockstar, gli sviluppatori ci hanno mostrato i risultati delle loro ricerche, volte a decidere l'ambientazione ideale per il progetto, oltre che a restituire fedelmente le sensazioni, il carattere e lo stile di vita della metropoli scelta. Dopo otto anni di amore/odio Max lascerà infatti l'affascinante New York (e il suo meno affascinante appartamento nel New Jersey) per trasferirsi in Brasile, a San Paolo. La città, scopriamo subito, è ben lungi dall'essere quel paradiso di suoni, colori e musica che ci aspetteremmo da una metropoli carioca. O perlomeno, lo è per pochi eletti. Grazie a poche semplici foto comprendiamo subito come San Paolo sia una metropoli costruita sui contrasti, dove i ricchi perseguono uno stile di vita agiato, tra macchine di lusso, locali alla moda e vestiti all'ultimo grido, mentre i poveri si barcamenano tra baracche, strade sporche ed in mano alla criminalità. Questa disparità di ricchezza crea infatti enormi contrasti sociali, che sfociano spesso in violenza, corruzione e degrado. Una città nella quale paradiso ed inferno condividono le stesse strade ed un uomo in bilico come Max Payne può trovare la redenzione o la definitiva perdizione. Come da tradizione Rockstar la città è protagonista delle vicende, capace di influenzare gli eventi e definire i protagonisti, inserendoli in un contesto sociale storicamente credibile, grazie al quale poter criticare ferocemente il mondo attuale e attraverso il quale capire i protagonisti, le loro motivazioni, la loro storia. La storia di Max Payne 3, tuttavia, non comincerà in Brasile, ma nella medesima città che ha fatto da teatro agli episodi precedenti. Otto anni sono passati dall'ultimo capitolo e otto anni sono passati anche nel mondo di gioco. Max è un uomo distrutto, schiavo dell'alcool e degli antidolorifici, devastato sia fisicamente sia moralmente. Abbandonato il corpo di polizia, il protagonista si trova senza uno scopo, giunto al drammatico punto di rottura, che potrebbe portarlo a compiere un atto estremo.

    Stati Uniti
    La svolta giunge insperata un giorno di inverno, nel quale la neve cade incessantemente sulla grande mela. Raul Passos, un ex collega della NYPD, propone a Max di trasferirsi nel suo paese di origine, il Brasile, come scorta per le famiglie più agiate, costantemente minacciate dai malavitosi, in grado di agire indisturbati alle spalle di una polizia corrotta ed impotente. Raul lo informa che i Branco stanno cercando gente come lui, con grande esperienza e niente da perdere. Improvvisamente vengono interrotti da alcuni rumori in strada: Anthony DeMarco ed i suoi scagnozzi giungono ai piedi del palazzo di Max, assetati di vendetta. In preda allo stordimento necessario per affogare i suoi ricordi, Max ha ucciso il figlio di DeMarco in una lite, ma il boss di New York non si accontenterà di consegnare Payne alla giustizia. La demo si è aperta immediatamente con una scena di azione: Max dovrà sfuggire ai sicari assetati di sangue. Prima di far cantare le bocche da fuoco abbiamo qualche istante per osservare l'appartamento del protagonista: bottiglie vuote, vestiti sporchi, pareti scrostate; tutto fa traspirare la vita travagliata di Max Payne e basteranno pochi istanti dentro il suo appartamento per capire il suo calvario. Il tempo dei rimpianti non è comunque ancora giunto, nell'atrio dell'appartamento volano già pallottole e il protagonista dovrà scappare. Appena parte l'azione noteremo la prima grande novità: Max si può riparare dietro un muro e da questo sparare alla cieca. Le coperture non saranno però sufficienti a fermare nemici sempre pronti ad aggirarvi per prendervi alle spalle, ed ecco che saremo costretti ad uscire dal riparo e fiondarci contro i nemici. Non sarebbe Max Payne 3 senza un doveroso ed abbondante uso di bullet time, grazia al quale rallentare il tempo e sparare indisturbatamente sui nemici, compiendo le evoluzioni più incredibili, senza per questo perdere mai la mira. Il gameplay è stato disegnato intorno a questa feature: sia che vi stiate alzando da terra, gettando da una scala, o correndo all'indietro sarà sempre possibile puntare la propria arma e sparare, rallentare il tempo e sfruttare tutte le mosse a disposizione per ricreare il balletto più letale di sempre. Le nuove animazioni sono state studiate per adattarsi a qualsiasi situazione e permettere al protagonista di rimanere a terra, girarsi e voltarsi sempre con le armi puntate. L'HUD di gioco sarà essenziale, con una silhouette ad indicare lo stato di salute, il numero di antidolorifici a disposizione, i proiettili posseduti e la barra del bullet time. La barra della salute non si rigenererà automaticamente, costringendovi dunque a fare buon uso dei painkiller. Nient'altro avrete bisogno per aver sotto controllo la situazione. La gestione delle armi sarà similare a quella vista in Red Dead Redemption, con le bocche da fuoco selezionabili tramite menù circolare: un'arma per ogni mano, impugnabili anche contemporaneamente, ed un ferro che richiederà entrambi gli arti sarà tutto quello che potrete portarvi in giro, costringendovi a scegliere tra l'equipaggiamento abbandonato dagli avversari. Con la forza ci facciamo largo fino al tetto del nostro edificio, dove potremo ammirare New York sullo sfondo, evocativa e bellissima come in passato.

    Brazil
    La seconda sequenza si apre in Brasile, dopo che Max ha deciso di trasferirsi qui e iniziare una nuova vita. Il rapimento di Fabiana Branco sarà il punto di rottura che porterà Max Payne, fino a quel momento ancorato al passato, anche dal punto di vista fisico con il suo spolverino nero e la chioma ingellata, a cambiare vita, decisione ostentata da un nuovo, radicale cambio di capelli. In questa missione saremo impegnati ad aiutare Giovanna, la ragazza di Passos, oltre che la sorella di Fabiana, a fuggire da un agguato dei Crachà Preto, un gruppo paramilitare. Siamo costretti a rifugiarci in una rimessa degli autobus per cercare riparo e, con un po’ di fortuna, anche un mezzo per fuggire. Quest'ambientazione più aperta permette di vedere in azione altre novità inserite in Max Payne 3. La prima è la nuova routine di gestione dei nemici, che li fa agire in maniera credibile e soprattutto singolarmente. Uno dei primi commando si metterà alla ricerca dei due fuggitivi in maniera organica, fino a quando uno dei soldati scorgerà Max e comincerà a sparare all'impazzata. Il motore di gioco RAGE, in combinazione con l'ultima versione dell'Euphoria, consentono inoltre di avere reazioni personalizzate per ogni avversario, a seconda di come questo verrà colpito. Sparando con un fucile a pompa vedremo i corpi sobbalzare all'indietro, mentre una normale pistola li farà ad esempio accasciare i avanti. In caso di sconfitta avremo una possibilità per recuperare le forze: se in possesso di un antidolorifico, il gioco entrerà nella cosiddetta Last Man Standing, ovvero una modalità grazie alla quale avremo un unico spettacolare colpo per far fuori il nostro uccisore. In caso di successo torneremo in forze, mentre al contrario vedremo apparire un triste gameover. Ogni gruppo di nemici ci consentirà di assistere alla Last Kill Cam, ovvero il metodo con il quale gli sviluppatori ci informeranno dell’avvenuta uccisione di tutti i nemici: il proiettile letale verrà inquadrato da una telecamera che sottolineerà la sua mortale traiettoria. Questa spettacolare scena dovrebbe gratificare il giocatore, soprattutto come coronamento di una coreografia ferale. Tra uno scontro i l'altro avremo modo di percepire lo sforzo degli sviluppatori nel rendere il gioco più cinematografico possibile, grazie alla continua serie di cut scene riprodotte col motore grafico, e davvero molto curate sotto il profilo registico, grazie alla stile grafic novel che andrà a formare una sorta di tavola illustrata sotto i nostri occhi. Come se non bastasse James McCaffrey tornerà ad interpretare Max Payne, elemento in grado di dare incredibile continuità alla caratterizzazione del personaggio, grazie ai suoi continui interventi come voce fuori campo. Tornando a concentrarci sul gameplay noteremo come sarà possibile interagire con alcuni elementi dello scenario, come i classici bidoni di liquido, interruttori (per esempio per far piombare sulla testa di un povero malcapitato un mezzo su di un montacarichi) o pompe di benzina, da crivellare per avere la meglio di un gran numero di nemici contemporaneamente. Alcune scene saranno sottolineate da un rallenty automatico, per sottolineare la spettacolarità dell'intermezzo, per esempio quando saremo sospesi su di un gancio intenti a sparare a tutto quello che è sotto di noi, o quando alla fine della fuga dei commando riescono a catturare Giovanna e Max ha poche frazioni di secondo per liberarla prima che la facciano fuori. La scena si chiude con i due che riescono finalmente a fuggire dal deposito a bordo di un ingombrante pullman: la donna al volante e Max che cercherà di tenere lontani gli ostinati avversari, in una spettacolare scena in grado di variare un po' il ritmo del gameplay.

    Rabbia ed euforia
    Una delle cose che più ci ha colpito dell'ultimo lavoro Rockstar Studios, la condivisione del progetto tra tutte le sedi ha reso inutile specificare quale divisione in particolare ha lavorato sul gioco, è la solidità dal punto di vista tecnico e concettuale di un prodotto che si mostra per la prima volta. Grazie al motore grafico Rage, Max Payne 3 sembra già in grado di competere coi migliori giochi sul mercato, soprattutto considerando che quella mostrata era la versione Xbox 360 e non quella PC, presumibilmente migliore dal punto di vista estetico. Il gioco scorreva già fluido sotto i nostri occhi, senza nessun tipo di evidente difetto a rovinarlo, graziato da un ottimo uso delle luci e da animazioni davvero fluide e credibili. Vedere Max essere in grado di sparare da qualsiasi posizione da al giocatore la sensazione di avere sempre perfettamente il controllo dell'azione, anche durante spettacolari tuffi o ardite sequenze action. Ci saranno diversi livelli di aiuto alla mira, in grado di rendere il gioco adatto praticamente a chiunque. Un altro esempio di come gli sviluppatori abbiano già pensato ad ogni dettagli è il notare come durante la missione Max si riempirà progressivamente di ferite, che andranno a bucare e sporcare i suoi vestiti, o suderà per lo sforzo compiuto. Durante la bullet cam noteremo invece la differenza tra i diversi proiettili, nella forza del loro impatto o nella loro forma: uccidete l'ultimo avversario con un fucile a pompa e noterete uno sciame di pallettoni dirigersi verso il malcapitato e non un singolo colpo. Anche dal punto di vista audio siamo rimasti sorpresi dalla completezza, con scene perfettamente doppiate ed una colonna sonora piuttosto di impatto. Dato che il focus dell'evento era sull'introdurre il personaggio e mostrare la sua fedeltà all'IP originale, testimoniata anche dagli apprezzamenti di Remedy al lavoro svolto, non è stato possibile visionare il multiplayer, ma sappiamo come questo sarà uno degli elementi chiave della produzione, tanto da essere in sviluppo parallelamente alla storia in modo da avere tutto il tempo per essere preparato con tutti i crismi

    Commento Finale
    Max Payne 3 si è già mostrato con un progetto molto interessante ed ambizioso, ovvero quello di essere il più spettacolare action game dallo stampo cinematografico sul mercato. Il pedegree di Rockstar e la fedeltà con la quale il gameplay ed il personaggio sono stati portati nel 2011 fanno pensare come si sia già sulla strada giusta. Spettacolari sparatorie, bullet tima, bullet cam sono però solo gli aspetti esteriori della produzione, che dovrà vertere tutto su di una storia forte ed adulta. La città di San Paolo ed i suoi contrasti sembrano il luogo ideale per un nuovo inizio. La data di uscita è fissata per il prossimo marzo, quindi aspettatevi già prima di natale nuove informazioni riguardanti Max Payne. Rimanete con noi.
     
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